Lo stato dell’arte del nuovo RENTRI e l’iter per l’inserimento della tutela ambientale nella nostra Costituzione sono le ultime 2 tematiche trattate da Andrea Quaranta all’interno della rivista “Ambiente e Sicurezza sul lavoro” edita da EPC.
Sul numero di novembre 2021 potete leggere l’articolo Il R.E.N.T.Ri e la strutturazione funzionale del prototipo 68 – Siamo ancora alla fase di sperimentazione.
Con l’entrata in vigore dei decreti legislativi che recepiscono le direttive europee contenute nel pacchetto “economia circolare”, è stata modificata anche la disciplina relativa alla tracciabilità dei rifiuti (art. 188-bis del D.Lgs n. 152/06): il nuovo sistema si compone delle procedure e degli strumenti di tracciabilità dei rifiuti integrati nel RENTRI, gestito con il supporto tecnico operativo dell’ANGA, l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti RENTRI, di cui si parla da tempo e che avrebbe dovuto sostituire il SISTRI, è ancora in fase di “strutturazione funzionale”, ossia in fase di sperimentazione. Il processo di sperimentazione, piuttosto articolato, rischia di distogliere dall’obiettivo primario: mettere a disposizione di tutti gli operatori coinvolti un sistema realmente funzionante, efficiente e facile da utilizzare.
La sensazione è quella di un sofisticato temporeggiamento, alla maniera del celebre politico e militare romano, Quinto Fabio Massimo detto il Temporeggiatore…
Sul numero di dicembre 2021 potete leggere l’articolo Ambiente in Costituzione 64 – Sarà la volta buona?
L’articolo ripercorre, a partire dal documento del “Servizio studi del Senato” che, nell’ottobre 2019, illustrava “La tutela dell’ambiente nelle Costituzioni degli Stati membri dell’Unione europea”, l’iter che ha portato, nel giugno del 2021, ad un unico disegno di legge per l’introduzione della tutela dell’ambiente nella nostra Carta Costituzionale.
Il punto di partenza è costituito dal contesto (secondo Dopoguerra) in cui la nostra Costituzione venne redatta; dopo un’accurata disamina delle altre costituzioni europee nelle parti dedicate alla tutela ambientale, si illustra la struttura dell’attuale art.9 della Costituzione e il ruolo della giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Cassazione di spinta al riammodernamento della Carta Costituzionale.
A porre rimedio a questa mancanza, sono stati presentati nel corso degli ultimi mesi alcuni disegni di legge costituzionali, incanalati di recente in un unico iter legislativo. Tale disegno di legge prevede un espresso riferimento alla tutela dell’ambiente e degli animali, recando modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione. La finalità da perseguire è quella di “introdurre anche nel nostro ordinamento giuridico un esplicito, indiscutibile e solenne riconoscimento costituzionale del diritto all’ambiente, come già proclamato in numerosi Paesi, in linea con l’evoluzione della tutela ambientale elaborata in sede di Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.
Un passo che, per quanto tardivo, dovrebbe – almeno nelle intenzioni – migliorare la tutela dell’ambiente, ma soprattutto l’approccio alle questioni ambientali allineando finalmente la Costituzione ai passi avanti in materia di tutela ambientali compiuti dalla giurisprudenza e dalla Società.
La collaborazione tra Andrea Quaranta e la rivista Ambiente e Sicurezza sul lavoro edita da EPC editore, ormai consolidatasi negli anni, continuerà per tutto il 2022. Il prossimo numero della rivista, che è stata recentemente trasformata in un bimestrale, è previsto per gennaio 2022.